
Un nome luminoso racchiude in se uno dei peggiori eccidi compiuti su suolo italiano dalle truppe nazifasciste che, tra il 29 settembre ed il 5 ottobre 1944, per paura di rimanere accerchiate e strette in una tenaglia tra alleati da sud e resistenti da nord, decisero di eliminare ogni opposizione che avessero incontrata nella zona del crinale Setta – Reno. I resistenti, inferiori di numero e a corto di mezzi bellici si ritirarono nei boschi lasciando la popolazione civile nei villaggi. Vecchi, donne e molti bambini che, sprofondati nel ventre della guerra più sanguinosa di sempre, pensavano comunque di essere al sicuro nelle loro casa, nelle chiese, nei rifugi. In una settimana di rastrellamenti i tedeschi uccisero 770 persone, trucidate, fatte esplodere e bruciate vive. Queste fotografie sono magra testimonianza di un luogo che a distanza di quasi settant’anni custodisce nella sua terra una tristezza ed un dolore infiniti.