Sono sempre stato attratto dal circo, dagli artisti circensi, dalle loro capacità giudicate da noi ” umani ” come soprannaturali, invece frutto di durissimo lavoro e fermo sacrificio. Queste sono le immagini che ho scattate durante l’esibizione dell’artista Veronica Capozzoli, nella cornice del festival Sul filo del circo. Trenta minuti di testa all’insù, con poca musica ben dosata e molti, profondi, udibili e godibili respiri dell’atleta. Una preghiera laica votata all’innalzamento della condizione umana dal suolo terrestre, con il riconoscimento del fatto ineluttabile per cui più ci si solleva e più si rimane soli. Geniale l’ossimorico utilizzo del mezzo per affrontare l’acesa: la sedia. Simbolo universale della fissità e del riposo qui tramutata in soluzione in continuo divenire, generatrice di movimento, di grazia.
Scatti Leica Q