Pil, Bes, spread, Bce, credit crunch: troppi grilli nella testa degli italiani.

 

Finita l’epoca dell’attimino, che aveva segnato la prima repubblica e parte della seconda, per intenderci quando alla mattina i bar erano pieni di gente a fare la cosiddetta colazione democristiana ( cappuccio, brioche e acqua gassata ndr. ) e i baristi non riuscivano a stare al passo con le ordinazioni, siamo ufficialmente entrati, ormai da un paio d’anni, nell’epoca del termine tecnico e dell’acronimo.
I francesi lo usano da tempo immemore, l’acronimo, ti dicono perfino ” prego ” scrivendo SVP. A noi italiani, invece, abitanti del paese del Dolce Stilnovo, delle terre soleggiate dove ” il sí suona “, per noi che abbiamo introdotto costrutti sintattici derivanti dall’inglese solo dopo ” Diario del ’71 e del ’72 ” e che abbiamo omologato la lingua patria grazie a ” Non è mai troppo tardi ” risulta strano, per non dire alieno, esser bombardati incessantemente da sigle sterili, capaci però di regolare la nostra economia, la nostra stessa vita. L’ italico popolo è per sua natura prolisso, i pranzi e le cene interminabili, che si consumano nel nostro paese, non devono l’ interminabilità alle copiose libagioni che nel loro svolgersi si consumano bensì alla conversazione, sterile o costruttiva che sia, che nel loro svolgersi si costruisce. Viviamo un periodo difficile, questo è ormai chiaro a tutti, dal presidente del consiglio uscente al pensionato che impegna i suoi risparmi al video pocker; quello che però spaventa maggiormente la popolazione, a mio avviso, è l’indecifrabilità delle problematiche da affrontare. Le banche non fanno più credito a nessuno che non abbia già soldi liquidi in abbondanza, questo è un assioma di per sé difficile da digerire, per imprenditori e famiglie ma, se oltre al danno, ci si aggiunge anche la beffa del non definire comprensibilmente le cose che accadono e si decide, stampa in primis, di utilizzare il termine tecnico ( nel caso specifico credit crunch, che per l’italiano medio suona come il nome di una barretta croccante a buon mercato ) allora, quello che è un problema reale e di difficile soluzione diventa, agli occhi dei più, insormontabile. La lingua è fondamentale, la nostra è articolata, fiorita, mai sterile, proviamo ad usarla, cerchiamo di spiegare le cose, perchè quando le situazioni sono più chiare, sebbene difficili, fanno meno paura. Gli italiani hanno troppi grilli per la testa, non c’è da stupirsi se poi uno di questi, con un ritornello declinato tanto velocemente da non concedere riflessioni, sale su un palco e incamera il venticinque per cento dei voti.

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