Un paesaggio spesso può esser simile a se stesso eppure avere un fascino diverso in ogni sua rappresentazione. E’ il caso dei famosi colli bolognesi cantati da Cremonini in una canzone orecchiabile, seppure povera, di qualche annetto fa. Non ero mai stato nel mezzo dei detti colli e posso garantire che sono un luogo amato dalla primavera, come pochi altri. Linee, orizzonti, colori, nubi, sembra tutto lì pronto ad aspettare lo scatto, in posa come una bella donna che sa di esserlo e non se ne vergogna. Perché la bellezza è di tutti e forse dovremmo concentrarci più spesso su di lei e meno sulle storture di questo mondo bieco!