Si dovrebbe essere dei bugiardi, sapendo bene a cosa si vada in contro, per dire che la quarantatreesima fiera estiva di Sant’Orso sia stata, per dirla con de André, una ” tonnara di passanti “, complice forse, più della crisi, il tempo troppo incerto, per tutta questa brevissima estate ( saggezza popolare recita che il tempo non volle mai sposarsi, per poter far sempre ciò che desidera ), la calca non c’è stata e credo sia stato un bene. Il fascino della manifestazione, più turistica in verità che tradizionale, non è certo quello della sorella maggiore Fiera, con F maiuscola, invernale ma devo dire che, grazie anche al sempre più alto livello di preparazione degli espositori, questa fierina mi è piaciuta. Vedremo che succederà l’anno venturo, forse l’amministrazione riuscirà a dismettere, una volta per sempre, quell’orrendo capannone fieristico che, per la metà dell’anno, stupra la neoclassica e così bella piazza Chanoux.