Il locale è tutt’altro che casual! Sviluppato su due piani, a quello terreno la sala per fumatori e a quello superiore quella per i non viziosi, si è accolti da un’atmosfera raffinata, il colore predominate è l’arancio, in una sfumatura lieve e ben dosata proviene da dietro le pareti. Il mobilio è minimal, la luce soffusa ma i tavoli ben illuminati: complimenti all’architetto delle luci. I cuochi ( tutti maestri sushi ) vengono informati della presenza di nuovi clienti, dall’addetto che li accompagna al tavolo e questi, in coro, salutano: singolare ma piacevole. Pesce freschissimo ( ho mangiato una delle migliori ricciole dell’ultimo anno ), fritto asciutto e croccante, dessert particolare; mi sono lasciato tentare dalla scatola bento, che poi sarebbe la scatola dove i giapponesi trasportano il cibo a lavoro, un fondente al cioccolato amaro accompagnato da gelato di the verde e frutto della passione. Il posto è particolare, il prezzo non esagerato ma comunque cospicuo. Una volta ogni tanto… Ah, non ci son foto del locale perché pare che il proprietario, un certo Armani, non voglia che si metta in rete il ” suo ” stile! Sono riuscito a rubare una foto delle toilettes, lo so non è gran che ma meglio di nulla!