Cari lettori, per i prossimi post vi delizierò con fotografie del mio distantissimo viaggio oltre oceano, in Mexico! Questo primo post è dedicato alla ridente e soleggiata cittadina di Cuatro Cienegas ( quattro stagni/laghi ) ed al deserto infinito e torrido che la contiene e la circonda. Già dal profumo, pure ad occhi bendati, capiresti di essere in terra straniera e tan lejana da casa; un odore diverso, nè migliore nè peggiore di quello di casa, solo d-i-v-e-r-s-o. Venendo a Cuatro Cienegas, è una cittadina immersa nell’immenso deserto chihuahuense, il più grande delle americhe. Un posto dove ad ogni angolo troveresti le inquadrature giuste per una puntata di el Zorro! Ci abbiamo trovato: queso fundido, chili relleno, calore e dunas blancas ovvero le ” dune bianche “, uno spettacolo naturale assoluto: sono formate dai depositi di gesso che seccano con l’evaporazione delle rare pozzanghere che si formano nel deserto; la polvere, bianca come la neve, viene poi sospinta e indirizzata, dai venti bollenti, tutta in una zona ristretta, dalla quale non si muove più. Il paesaggio è lunare, estraneo ai nostri occhi più di quanto non lo fosse la vita stessa agli occhi dello Straniero di Camus. Si formano vere e proprie colline di gesso, plasmate dalle rare intemperie, che resistono, a chi le ha create, strenuamente. Rocce in apparenza solide che vanno in frantumi ad un lieve tocco di mano. Il deserto ci ha accolti con una fioritura inattesa ( dovuta alle anormali piogge che ci avevano preceduti ), un verde così anomalo da rendere allibito perfino lo sguardo della nostra guida, Lluis: ingegnere agronomo che, ahilui, nel deserto fatica a trovare lavoro! Godetevi le immagini…