Che idea meravigliosa. Inizio così, con una frase nominale di lontana memoria, quando a scuola si studiava la grammatica, l’analisi logica e del periodo, con in testa solo l’idea che fosse sabato; si mangia dalla nonna… Che idea meravigliosa poter entrare di nuovo in quel gusto pieno e mai troppo, avvolgente e nascosto ( come la cervella cachée sotto le mentite spoglie della bistecca impanata ma dal cuore ricco e cremoso ), carico di quel sentimento tutto piemontese, come lo era la mia nonna, del voler fare le cose bene, del voler cucinare bene, non tanto forse per amore degli ospiti o non solo: in primis per amore della cucina. E’ sì, perché come ci si nutre è una cosa seria, serissima, e lo sa evidentemente bene chi apre un ristorante fianco al più grande mercato ortofrutticolo d’Europa. Parliamo di un locale del quale si ritrovano tracce sin dalla fine del ‘500, un locale nel cuore della Torino romana, al centro del centro della Torino vera, vicino a Porta Pila, quella Porta Pila, quella che per Gipo l’era na gran festa! Gran festa, come i sapori che vi troverete a meditare, le consistenze ben giocate, i colori, le temperature perfette e una cantina che sa stupire per varietà e prezzi. Alle Tre Galline va decisamente il mio pollice in su, se non l’aveste capito!
P.S. Vi lascio immaginare il carrello dei formaggi…