Gita nella bella Bologna, coi suoi asinelli, i tortelli, le torri, i musei… Ma ciò che mi ha realmente colpito è la sua illuminazione sospesa a mezz’aria, fluttuante ed aggrappata alle facciate delle case. Particolare che merita un piccolo approfondimento.
Categoria: Foto&Arte
L’oro, lo specchio e lo strappo ricucito.
Guttuso al MAR
Mi muovo sempre con grande diffidenza, ormai, verso le pseudo grandi mostre che la RAVA organizza presso il museo archeologico regionale. Dopo aver assistito a svariati flop, alcuni dei quali rasentavano la presa in giro, le novità le prendo tutte con le pinze ma, non smetto di andarci e faccio bene! Quella che si è aperta martedì scorso è un’esposizione equilibrata e sincera, che ripercorre puntualmente la storia pittorica dell’opera dell’artista di Baarìa, Renato Guttuso. Qualche scatto dell’inaugurazione per voi, come sempre, ma vi consiglio di cogliere al balzo la palla del maltempo e andare a vederla, vale sicuramente il biglietto.
Bokehlicious
L’effetto cosiddetto bokeh ( dal giapponese sfocatura, confusione mentale ) è uno degli affascinati effetti ottenibili con una macchina fotografica ed un obiettivo di grande apertura. Infatti più è grande l’f di un obiettivo e più i contorni circostanti al punto di messa fuoco andranno via via sfocandosi verso l’infinito. Questa lezione piuttosto sterile è solo il pretesto per introdurre l’ultimo nato del ciclo a cui sto lavorando dall’anno passato, intitolato Esterno giorno. Ve ne propongo alcune immagini.
L’antro segreto di Phil
Philippe, oltre ad essere un caro amico, un ottimo fotografo e sperimentatore curioso dell’immagine, ha pure un lavoro. Di mestiere fa l’orafo. Le immagini che seguono e che paiono scattate nel laboratorio di un alchimista d’altri tempi, sono state impresse nel laboratorio dove lavora ( la cui ubicazione verrà taciuta per ovvi motivi di sicurezza! ), tra macchinari il cui utilizzo è di difficile decifrazione, acidi, saldatori, ruote panoramiche per orologi, pinze, cacciaviti e casseforti.
Olympus Mjiu + Fuji Superia 200
Evanescenza
Malbork

Ultima puntata del viaggio in Pomerania, a metà strada tra Gdansk e Elblag si trova Malbork, cittadina di circa quarantamila abitanti che a parte qualche industria cementifera e qualche acciaieria non offrirebbe gran ché se non fosse per il sontuoso castello risalente alla seconda metà del ‘200, fondato dai cavalieri dell’ordine teutonico, che è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Malbork fu la prima capitale della Prussia ma erano sicuramente altri tempi, oggi, castello escluso, le resta un centro commerciale occupato prevalentemente dalla gigantesca tromba dell’ascensore, qualche farmacia qui e là e l’imprescindibile McDonald. In ogni caso merita la visita, il castello è imponente e restaurato in maniera impeccabile all’inizio del ‘900. Interessanti all’interno del forte i due musei rispettivamente incentrati sul restauro filologico e sui sigilli in cera utilizzati dai teutoni.
La 1013ème foire de Saint Ours
Mao
Alpi dell’Arte
Si è aperta giovedì 17 gennaio scorso, nella splendida cornice fresca di restauro del complesso monumentale di San Francesco ( via Santa Maria, 10 Cuneo ) l’interessante iniziativa artistica che va sotto il nome di Alpi dell’Arte. Un’esposizione collettiva di sei tra i i più conosciuti artisti dell’arco alpino: i valdostani Giovanni Thoux e Dorino Ouvrier, Tino Aime ( Valle di Susa ), Roberto Lucchinetti ( Val Chiavenna ), Bernard Damiano ( Coumboscuro ) e Willy Messner ( Val Gardena ). Di seguito trovate le immagini di alcuni dei lavori esposti. L’esposizione sarà visitabile dal martedì al venerdì ( mercoledì escluso ) dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e il sabato dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Sarà possibile prenotare visite guidate al numero 0171-634175.
























































































































































































































