Dedicato a tutti quelli che il senso della vetta ce l’hanno bene a mente, la fatica, il sudore e la sopportazione solo per provare qualcosa a se stessi. Dedicato a tutti quelli che vanno o andavano in montagna, non per sport ma per motivazioni serie, per vocazione. Il mondo è uno strano ricordo se è la montagna a dominare e non l’uomo, il mondo è migliore lassù. Grazie a Blot e Rob, compagni di avventura silenziosi e dal passo regolarissimo.
La fatica, il sudore e la sopportazione non sono solo un modo per provare qualcosa a se stessi, ma una via per entrare in contatto con se stessi.
Quando il sudore cola sulla fronte, quando, nonostante il vento freddo, gli abiti sembrano troppi, quando il cuore vuole sfondare il petto… è li che inizia il contatto con se stessi.
A me capita sempre.
Nella pace di quell’ambiente duro e pericoloso, son sincero e rifletto.
Non nego di aver tentato anche un contatto col Padre Eterno in quei momenti…già, lassu!
Un abbraccio amico mio.
Che bello! Uno spettacolo! Quando si arriva alla vetta il magnifico spettacolo ripaga da ogni fatica e uno si sente davvero felice!
Complimenti e ciao ciao Elisabetta